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Il processo telematico è già legge, cioè realtà, per ora solo sulla carta, ma prima di sapere se la tastiera ed i cristalli liquidi del computer sostituiranno effettivamente, per molti magistrati ed avvocati, le scrivanie delle affollate aule di giustizia e le file agli sportelli degli uffici giudiziari, bisognerà probabilmente aspettare ancora qualche tempo, almeno quello necessario al Ministero per approntare le gare per le forniture dei programmi informatici.
L’Aiga di Napoli, in collaborazione con la “Biblioteca Alfredo De Marsico”, ha pensato allora di organizza e celebrare il primo processo telematico in Italia; anche se, ovviamente, si tratterà solo di un processo simulato.
La manifestazione si terrà il 20 giugno prossimo nei locali della biblioteca “De Marsico” in Castelcapuano, con inizio alle ore 9 e prosieguo pomeridiano.
L’incontro si propone di illustrare dinamicamente come la trattazione telematica del processo potrebbe influire sulle modalità di gestione del processo civile e penale.
La premessa è che le simulazioni proposte costituiscono libere interpretazioni di quelle che sono le ipotesi possibili di lavoro, prendendo spunto dal processo preventivato dal Ministero della Giustizia.
Il programma Polis, che è uno dei programmi informatici che aprono la strada all’attuazione de processo telematico nel nostro Paese, verrà illustrato in aula ai convegnisti in uno a Polis Web, che costituisce il sistema di fruizione a distanza della banca dati degli Uffici giudiziari, di prossima installazione presso il Tribunale e la Corte di Napoli, ma già di immediata utilizzabilità da parte degli avvocati.
Il programma prevede la celebrazione simulata di un processo in materia matrimoniale, problematiche relative all’affidamento di figli minori e risvolti penali, con la trattazione della fase presidenziale e l’emissione del provvedimento provvisorio a seguito di comparizione dei coniugi, e, nel pomeriggio, trattazione davanti all’istruttore, con audizione del minore, intervento del PM e prospettazione di una querela, con contestuali cenni al processo penale telematico (del pari progettato e già collaudato dagli organi ministeriali).
L’ipotesi proposta è quella di un giudizio che intercorra fra parti ed avvocati residenti in città diverse, rappresentate, nella finzione, da quattro diverse postazioni telematiche con relativi maxischermi, installati nella biblioteca del Tribunale di Napoli.
La simulazione vera e propria, alla quale, oltre ad avvocati della locale sezione Aiga, prenderanno parte magistrati, cancellieri ed ufficiali giudiziari del Foro partenopeo, sarà alternata a brevi relazioni interattive che illustreranno le problematiche tecniche e giuridiche evidenziate nel corso delle fasi processuali.
Più precisamente lo schema operativo sarà quello di “interpretare” le varie fasi processuali, illustrando le peculiarità della trattazione telematica rispetto a quella ordinaria ed altresì sollevando problematiche interpretative, se non vere e proprie “provocazioni”, alle quali daranno spiegazioni e risposte i qualificati relatori che interverranno.
Nella prima parte si parlerà quindi di smart card e firma digitale, di formazione del fascicolo telematico, di iscrizione a ruolo e di notifiche, con speciale riguardo al problema dell’autentica della sottoscrizione del mandato e sulla possibilità di comparizione personale delle parti a mezzo videoconferenza.
Mentre nella seconda parte si tratteranno gli aspetti della sicurezza della trasmissione telematica dei dati (in relazione alla eccepita non autenticità di alcuni documenti trasmessi), dell’audizione protetta di un minore, nonché, de jure condendo, della possibilità di presentazione e ratifica di una querela telematica.
I lavori, oltre che dal vivo, saranno fruibili on line collegandosi al sito www.napoliweb.tv