“Il diritto al termine ragionevole del processo: prospettive di tutela dopo la legge 24 marzo 2001 n. 89”. E’ titolo di un convegno organizzato dalla Sezione AIGA di Roma per Venerdì 12 ottobre 2001 presso la Sala Vanvitelli – Avvocatura Generale dello Stato in Roma, via dei Portoghesi 12, con il patrocinio del Centro per la formazione e l’aggiornamento professionale degli avvocati del C.N.F. e della Società Italiana di Diritto Internazionale.
L’art.6 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali sancisce che “ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente, ed entro un termine ragionevole”….; dal 1 novembre 1998, il cittadino italiano ha avuto la facoltà di ricorrere direttamente alla Corte per la violazione di un diritto sancito dalla Carta; si legge nella relazione del procuratore Generale presso la Corte di Cassazione all’apertura dell’anno giudiziario 2000, che l’Italia da allora ha collezionato in un mese e poco più la bellezza di 40 condanne di cui 37 relative all’ingiustificata lunghezza dei processi, dei quali 32 civili; l’anno successivo, la Corte ha pronunciato ben 361 condanne contro l’Italia – praticamente una al giorno – quasi tutte per la violazione dell’art 6, che impone il menzionato principio della ragionevole durata del processo.
La legge 24 marzo 2001 n. 89, c.d.”Pinto”, dal nome del suo relatore, ha sottratto la competenza a decidere i casi di eccessiva lunghezza dei processi italiani, ai sensi dell’art. 6 della Convenzione alla Corte di Strasburgo, e l’ha deferita alla giurisdizione “domestica” delle Corti territoriali; ora è il giudice italiano che giudica della lungaggine del processo celebrato in Italia, e commina la relativa eventuale sanzione, con qualche perplessità sul rispetto del principio di terzietà dell’organo giurisdizionale.
Quali sono oggi le prospettive di tutela del diritto del cittadino ad un rapido giudizio consacrato nella Carta? È la risposta che tenta di dare il convegno organizzato dalla Sezione di Roma.