COMUNICATO STAMPA
del 26.01.2018
INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO: AIGA denuncia l’attuale crisi di
sistema del settore giustizia
“Vermiglio (Presidente Associazione Italiana Giovani Avvocati): Non è purtroppo
con delle riforme “al ribasso” o addirittura a “costo zero”, o con nuove normative
penali frutto dei “sentimenti dell’opinione pubblica” che si può trainare il paese
fuori dalle secche in cui è ormai sprofondato”.
L’AIGA, dopo aver preso parte all’inaugurazione dell’anno giudiziario presso la Corte di
Cassazione, manifesta un forte sentimento di preoccupazione all’interno di una giornata
celebrativa che stride con l’attuale stato del sistema giustizia.
Pur apprezzando le parole utilizzate dal Presidente della Repubblica e dal Primo Presidente
della Corte di Cassazione Mammone, “i Giovani Avvocati da anni denunciano per la tenuta
democratica del nostro Paese e del sistema Giustizia: se è certamente vero che una giustizia lenta è
malagiustizia, è altrettanto vero che una giustizia frettolosa, una giustizia dai costi d’accesso irragionevoli,
una giustizia sommaria è denegata giustizia. La principale preoccupazione di chi amministra la macchina
giudiziaria deve essere il sacro rispetto dei valori costituzionali del diritto di difesa e del giusto processo in
contraddittorio tra le parti, perciò spiace constatare che la produttività dei magistrati sia valutata soltanto
sulla quantità delle decisioni e non sulla qualità delle stesse, ritenendo gli avvocati responsabili dell’enorme
contenzioso italiano, senza spendere una parola per le ingenti carenze di organico, causate anche dai magistrati
fuori ruolo perché destinati agli uffici ministeriali”
Il Presidente dell’AIGA, Associazione Italiana dei Giovani Avvocati, l’avv. Alberto
Vermiglio sceglie di utilizzare le stesse, “identiche”, parole utilizzate nel 2012 da un suo
predecessore, l’avv. Dario Greco.
“Mi dispiace molto che espressioni utilizzate orami sei anni addietro siano estremamente attuali ancora oggi,
ma già da molti anni i giovani avvocati denunciano le insostenibili condizioni della giustizia italiana che
costituisce motivo di grande imbarazzo in Europa sia per l’avvocatura italiana che per l’intero sistema
giudiziario del nostro paese”.
“Non è purtroppo con delle riforme “al ribasso” o addirittura a “costo zero”, continua Vermiglio, “o con
nuove normative penali frutto dei “sentimenti dell’opinione pubblica” che si può trainare il paese fuori dalle
secche in cui è ormai sprofondato. I rischi non coinvolgono solo la giustizia ma anche tutti quei settori
(economia, lavoro, società civile) che sono strettamente legati ad un servizio fondamentale che lo Stato deve rendere prioritariamente rispetto ad altre esigenze meno urgenti attraverso un serio e strutturato intervento di
riforma del sistema che sia davvero frutto della nostra inestimabile cultura giuridica”.
Se come crediamo oggi è l’alba di un nuovo giorno, essa porta con sé la luce che illumina il
cammino della Giustizia ed il buon camminatore deve indossare abiti adeguati, avere un buon
bastone su cui appoggiarsi, buoni compagni di viaggio con cui confrontarsi sulla scelta del
percorso e che lo aiutino o che lui possa aiutare lungo il tragitto: AIGA è disponibile a
contribuire al cammino della Giustizia.