COMUNICATO STAMPA 15 maggio 2017
Associazione Italiana Giovani Avvocati
Riforma Magistratura Onoraria. No all’aumento delle competenze.
Indietro non si torna. Necessaria implementazione PCT negli uffici del Giudice di Pace
L’Aiga esprime contrarietà all’aumento di competenze previsto dalla legge di riforma sulla
magistratura onoraria, che significherebbe principalmente un clamoroso dietro-front sul PCT.
Gli uffici dei Giudici di Pace non sono ad oggi informatizzati se non per le limitate funzioni di
consultazione dei fascicoli, non sono dotati dei mezzi necessari e sufficienti per dare impulso e
implementare il PCT e gli addetti alle cancellerie non risultano adeguatamente formati all’utilizzo
delle nuove tecnologie, mentre i giudici, allo stato, non risultano essere dotati dell’infrastruttura
hardware e software necessaria per poter attuare il PCT.
L’aumento delle competenze pertanto comporterebbe un ritorno al cartaceo per i procedimenti
di valore inferiore a 30.000,00 euro, compresi anche i decreti ingiuntivi, e tale situazione
riporterebbe al punto di partenza i progressi conseguiti in questi anni attraverso l’introduzione del
PCT poiché una cospicua parte dell’attuale contenzioso sarebbe fatta confluire in un
procedimento ancora cartaceo che non potrebbe godere dei benefici di quest’ultimo.
Il PCT, superando iniziali reticenze e difficoltà delle varie categorie di operatori giudiziari, ha reso
oggi più snello, economico ed efficiente il sistema giustizia in Italia.
L’ovvia conseguenza sarebbe quella di aggravare le inefficienze esistenti presso gli Uffici del GdP
e di fatto ridurre la tutela giurisdizionale dei cittadini.
Destano, inoltre, non poche perplessità la riduzione delle dotazioni organiche dei GOP il cui
numero non dovrebbe superare quello dei magistrati togati secondo la previsione di cui allo
schema di decreto legislativo in quanto tale riduzione rende concreto il rischio di paralisi
dell’attività presso i già oberati uffici del Giudice di Pace; le generiche valutazioni previste dallo
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schema di decreto legislativo in tema di decadenza dalle funzioni di GOP, mentre al contrario
l’aumento di competenza imporrebbe un controllo maggiore sul loro operato.
Desta sorpresa e sgomento il comunicato ufficiale dell’Unione Nazionale dei Giudici di Pace, nel
quale gli stessi giudici onorari hanno paventato, a seguito della previsione nello schema di decreto
del trattamento economico loro riservato, il rischio di raggiungere “livelli di corruzione altissimi”.
Un’affermazione che merita il più rigoroso approfondimento nelle sedi opportune.
L’AIGA, infine, auspica che il Ministero della Giustizia Ministro finalmente implementi il PCT
presso gli Uffici del Giudice Di Pace.