COMUNICATO STAMPA
TUTELA DELLE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E DI GENERE, L’AIGA PORTA IL SUO CONTRIBUTO IN COMMISSIONE GIUSTIZIA SULLE PROPOSTE DI LEGGE.
Dopo l’approvazione del “Codice Rosso”, l’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati) ha partecipato all’audizione informale della Commissione Giustizia presso la Camera dei Deputati sulle proposte di legge di iniziativa governativa e parlamentare in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
La delegazione, composta dagli avvocati Giovanna Suriano, Valeria Chioda e Mariangela Di Biase, ha evidenziato come sia positiva l’impostazione di proposte di legge che possono essere considerate secondo un unico filo conduttore nell’intento di aver elaborato un correttivo alla crisi nella riposta giudiziaria contro la violenza di genere.
«Ma occorre perseguire – sostengono le rappresentanti di Aiga – una reale operazione culturale ed educativa, non già solo repressiva, che affermi il valore tout court del rispetto della persona, e segnatamente della donna».
«È positivo – ha evidenziato Giovanna Suriano, Tesoriere Nazionale Aiga – avere pensato di porre i temi dell’educazione alla legalità, del diritto all’integrità dell’identità personale e del contrasto della violenza di genere già nella fase di istruzione primaria e secondaria. Così come lo è la proposta dell’istituzione, presso il Ministero della Giustizia, di un Osservatorio permanente sulla violenza di genere e sui minori. Riteniamo che l’avvocatura dovrà essere chiamata a partecipare, per una indefettibile presenza di tutti gli operatori del diritto e per la sensibilità riconosciuta alla giovane avvocatura, nel perseguire il recupero del ruolo sociale dell’avvocato».
«È necessario porre l’accento sulla necessità di formazione degli operatori carcerari ed extra carcerari – aggiunge Valeria Chioda, Coordinatrice Area Nord dell’Aiga – affinché la pena possa svolgere appieno la funzione rieducativa del reo che oggi, purtroppo, non viene pienamente soddisfatta. Serve, però, che vengano ampliate le risorse e le coperture finanziarie volte a formare gli operanti. La maggior tutela delle vittime della violenza di genere non può e non deve contrastare in alcun modo con la tutela dei diritti dell’indagato/imputato e con il principio della presunzione di innocenza costituzionalmente garantita».
«Il dovere del legislatore – continua Mariangela Di Biase, componente del Dipartimento Specializzazioni dell’Aiga – è quello di strutturare un impianto legislativo che, nel rispetto dei principi cardine del processo penale, ponga quale antefatto della reprimenda penale la cultura del rispetto e della dignità umana, attraverso un processo di educazione ed informazione che, scevro da dogmatismo, ripristini il concetto di rispetto della dignità umana facendola assurgere a principio cardine cui educare la società».
L’Aiga seguirà l’iter legislativo auspicando che il contributo fornito dai Giovani Avvocati sia tenuto in debita considerazione dal Parlamento.