COMUNICATO STAMPA del 15 febbraio 2017
Approvati emendamenti presentati da AIGA
ESAME DI ABILITAZIONE: slitta la norma che prevede lo svolgimento delle prove scritte senza l’utilizzo dei codici commentati
ALBO CASSAZIONISTI: proroga di un ulteriore anno per la maturazione dei requisiti I Giovani Avvocati dell’AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati – plaudono con
estremo favore all’approvazione, avvenuta ieri in Commissione Affari Costituzionali al Senato, degli emendamenti al decreto “Milleproroghe”, che rispecchiano in maniera puntuale alcune richieste specificamente avanzate dall’AIGA.
Diamo atti a quanti hanno prestato attenzione e condiviso le nostre battaglie di principio, ed in particolare il Sottosegretario alla Giustizia, Sen. Federica Chiavaroli, l’infaticanile Senatore Giuseppe Cucca e l’On. David Ermini, Responsabile Giustizia del Partito Democratico.
In particolare è stata approvata la proroga del regime transitorio relativo al nuovo esame di abilitazione: anche per coloro che svolgeranno l’esame nel 2017 sarà consentito l’utilizzo dei codici commentati ed annotati con la giurisprudenza e l’esame, quindi, potrà ancora svolgersi secondo le modalità attuali.
L’AIGA aveva posto il problema, e quindi la necessità di intervenire con la suddetta proroga, anche poiché il nuovo esame d’avvocato deve essere necessariamente armonizzato con la nuova pratica forense ed in particolare con i corsi di formazione obbligatori e propedeutici all’esame come previsti dalla legge professionale, i quali devono essere disciplinati con apposito regolamento, non ancora emanato.
La proroga è propedeutica all’avvio una riflessione circa l’opportunità di favorire un modello di preparazione, del giovane professionista, di tipo logico e sistematico e non certo mnemonico (la previsione del divieto dell’uso dei codici commentati deve essere definitivamente eliminata); di ripensare la fase dell’accesso e dell’abilitazione in modo radicale, come un percorso di crescita negli studi legali e nella rete professionale, e non come un prolungamento parossistico del percorso universitario, vagamente rinominato, con continui esami che distolgono dall’apprendimento vero della professione.
In più, con il decreto Milleproroghe, viene portato a cinque anni il periodo transitorio entro cui è possibile beneficiare del vecchio regime di accesso all’albo dei Cassazionisti. Anche tale proroga rappresenta un grande successo per l’AIGA che ha sempre riservato al tema dell’accesso alle giurisdizioni superiori una grande attenzione ed una forte attività di pressione svolta attraverso la predisposizione di ipotesi di riforma volte a superare la particolare iniquità del regime transitorio. E su tale punto, l’associazione non ha intenzione di fermarsi, posto che continuerà a richiedere a gran voce che il regime transitorio venga applicato a tutti gli avvocati iscritti all’albo prima dell’emanazione della legge professionale.
Sul punto, l’AIGA raccoglie con attenzione la proposta del Ministro Orlando, che pur in dissenso su una modifica radicale della norma transitoria, manifestando attenzione alla legittima tutela dell’”affidamento” (i giovani avvocati non hanno, a differenza dei pensionati, “diritti quesiti” da opporre), ritiene possibile predisporre un percorso agevolato
L’AIGA crede nella necessità di un avvocato competente e specializzato, dotato degli strumenti culturali adeguati per patrocinare in ogni grado di giudizio. Perché prima degli interessi degli associati vengono certamente quelli dei cittadini che si rivolgono alla Giustizia.
Ma non può di certo tollerare che delle norme modificate “in corsa” possano costituire un ostacolo per i più giovani (che devono crescere professionalmente e fatturare anche per sostenere il carico previdenziale di quanti, paradossalmente, pur percependo la pensione – retributiva – sono ancora iscritti all’Albo ed erodono quote di mercato), e una sorta di “riserva” per i più anziani, malcelato obiettivo di diverse norme della legge 247 che ha riformato l’ordinamento forense.
A tal proposito, una volta entrata a regime la riforma, e dopo aver garantito a tutti gli iscritti ante 2012 di accedere all’Elenco dei Cassazionisti in condizioni uguali o simili, l’AIGA è disposta a proporre un esame per la permanenza in tale Elenco, per valutare le effettive qualità di quanti, ad esempio, sono iscritti passivamente da anni, con la cancellazione automatica di chi non ha adempiuto agli obblighi formativi. Affinché la differenza la facciano il merito e il sacrificio, e non la mera questione anagrafica, da molti utilizzata come clava per tutelare i propri interessi di bottega spacciandoli per grandi tensioni ideali.
Entrambi gli emendamenti approvati, sono la dimostrazione, tangibile e reale, che l’attività di AIGA, frutto delle idee e soprattutto delle legittime aspirazioni che nascono dalla base e che rappresentano le esigenze di tutti coloro che vivono ogni giorno la professione forense – dai praticanti ai giovani avvocati -, sono elaborate e portate avanti e godono dell’attenzione dei massimi livelli istituzionali e politici grazie anche all’autorevolezza e serietà dell’AIGA, che forte dei suoi cinquant’anni di attività, continua con impegno e competenza a porsi nel panorama forense come un’associazione concretamente rappresentativa della giovane avvocatura.
La dimostrazione che la proposta politica seria, documentata, sistematicamente ragionata, può trovare attenzione anche nel mondo politico, all’interno del quale vi sono assolute eccellenze di estrazione forense, che vanno valorizzate.